L’
Afghan Kush è un'indica antica, quasi del tutto pura se non per una leggerissima contaminazione sativica che però non compromette i classici effetti delle indiche, ma anzi ne amplifica piacevolmente il potenziale. Originariamente cresceva in natura sulle montagne nere delle
Hindu Kush vicino al confine tra
Afghanistan e
Pakistan. Il suo genotipo però è stato perfezionato molto nel corso del tempo, per questo oggi in moltissimi dispensari americani si trovano versioni leggermente diverse di questo
strain. Produce buds piccoli ma grassocci, carichi di tricomi che emanano un forte odore terraceo e floreale. L'effetto è potente e rispecchia pienamente le qualità che contraddistingue tipicamente la varietà indica. Meno aromatica della
Blueberry ma più d'impatto corporeo. Questa varietà è molto apprezzata dagli appassionati di indica, inizialmente è stata introdotta sul mercato dalle banche di semi olandesi, ma è diventata un emblema tanto da esser stata riproposta d diversi laboratori.
I valori medi di
THC si attestano intorno al
17% con punte che arrivano anche fino al
22%, la gamma di sapori e di fragranze è prevalentemente legnosa e terracea con punte tropicali speziate. I pazienti dei dispensari americani apprezzano molto questa varietà per via del potente effetto corporeo che rilascia, molto usato per combattere l'insonnia o di altri disturbi del sonno legati allo stress.