Rollare una sigaretta non è cosa facile. Tanti sono i fattori che determinano la buona riuscita di una sigaretta fatta a mano.
In primis il tipo di cartina. Abbiamo due tipologie di cartine: le tipo A sono quelle più spesse e porose di colore bianco, simili a quelle delle sigarette confezionate; le tipo B sono quelle trasparenti e sottili. La differenza non consiste solo nello spessore e nella porosità, infatti anche il "sapore" varia moltissimo, insieme alla difficoltà di “rollaggio”, alla produzione di cenere e alla velocità di combustione.
Il filtro, purché sia di cotone, non cambia il sapore della sigaretta, incide però sull'aspirazione attraverso il diametro che può essere dai 5mm agli 8mm.
E ovviamente il tabacco, umido o secco che sia, sta solo a noi sceglierlo in base alle nostre affinità e al gusto. Infine, quasi inutile dirlo, gli ingredienti essenziali sono la pazienza e l'esperienza. Se siamo alle prime armi non dobbiamo scoraggiarci se le nostre prime sigarette escono deformi o tirano poco.
E' solo questione di pratica, in fondo rollare una sigaretta è una vera e propria arte. Bisogna fare tentativi su tentativi fino a quando non si acquisisce padronanza e sicurezza.
Per la scelta delle cartine possiamo optare per quelle spesse di tipo A in caso di tabacchi umidi e di quelle sottili di tipo B per tabacchi secchi. Personalmente non mi sono mai attenuto a questa “regola”, ho sempre preferito sperimentare.
I passaggi per preparare una buona sigaretta sono pochi e relativamente semplici. Con il tempo diventeranno automatici e quasi immediati e dopo un centinaio di sigarette preparate potremmo notare già un grande miglioramento nella nostra tecnica.